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Jun 4, 2018

Divina Commedia 2° sel.

tenni dietro. 6 CANTO II [Canto secondo de la prima parte
2 libro solamente, e in questo canto tratta l'auttore come
3 trovò Virgilio, il quale il fece sicuro del cammino per
4 corte del cielo.] Lo giorno se n'andava, e l'aere bruno toglieva
5 Allor si mosse, e io li tenni dietro. 6 CANTO II [Canto
6 libro solamente, e in questo canto tratta l'auttore come
7 trovò Virgilio, il quale il fece sicuro del cammino per
8 corte del cielo.] Lo giorno se n'andava, e l'aere bruno toglieva
9 de la pietate, 6 che ritrarrà la mente che non erra. O
10 che non erra. O muse, o alto ingegno, or m'aiutate; o
11 ciò ch'io vidi, 9 qui si parrà la tua nobilitate. Io cominciai:
12 tua nobilitate. Io cominciai: «Poeta che mi guidi, guarda
13 che mi guidi, guarda la mia virtù s'ell' è possente, 12
14 s'ell' è possente, 12 prima ch'a l'alto passo tu mi fidi. Tu
15 passo tu mi fidi. Tu dici che di Silvïo il parente, corruttibile
16 Silvïo il parente, corruttibile ancora, ad immortale 15 secolo
17 15 secolo andò, e fu sensibilmente. Però, se l'avversario
18 cortese i fu, pensando l'alto effetto 18 ch'uscir dovea
19 dovea di lui, e 'l chi e 'l quale non pare indegno ad
20 quale e 'l quale, a voler dir lo vero, fu stabilita per lo
21 maggior Piero. Per quest' andata onde li dai tu vanto,
22 dai tu vanto, intese cose che furon cagione 27 di sua
23 papale ammanto. Andovvi poi lo Vas d'elezïone, per recarne
24 Vas d'elezïone, per recarne conforto a quella fede 30 ch'è
25 di salvazione. Ma io, perché venirvi? o chi 'l concede?
26 chi 'l concede? Io non Enëa, io non Paulo sono; 33 me degno
27 altri 'l crede. 7 Per che, se del venire io m'abbandono,
28 io m'abbandono, temo che la venuta non sia folle. 36 Se'
29 non sia folle. 36 Se' savio; intendi me' ch'i' non ragiono».
30 non ragiono». E qual è quei che disvuol ciò che volle
31 cangia proposta, 39 sì che dal cominciar tutto si tolle,
32 tutto si tolle, tal mi fec' ïo 'n quella oscura costa, perché,
33 oscura costa, perché, pensando, consumai la 'mpresa 42
34 cotanto tosta. «S'i' ho ben la parola tua intesa», rispuose
35 parola tua intesa», rispuose del magnanimo quell' ombra, 45
36 quell' ombra, 45 «l'anima tua è da viltade offesa; la
37 impresa lo rivolve, 48 come falso veder bestia quand' ombra.
38 quand' ombra. Da questa tema acciò che tu ti solve, dirotti
39 che tu ti solve, dirotti perch' io venni e quel ch'io 'ntesi
40 di te mi dolve. Io era tra color che son sospesi, e donna
41 che son sospesi, e donna mi chiamò beata e bella, 54 tal
42 beata e bella, 54 tal che di comandare io la richiesi.
43 io la richiesi. Lucevan li occhi suoi più che la stella;
44 soave e piana, 57 con angelica voce, in sua favella: "O
45 cortese mantoana, di cui la fama ancor nel mondo dura, 60
46 nel mondo dura, 60 e durerà quanto 'l mondo lontana, l'amico
47 mondo lontana, l'amico mio, e non de la ventura, ne la
48 de la ventura, ne la diserta piaggia è impedito 63 sì nel
49 sì nel cammin, che vòlt' è per paura; e temo che non sia
50 già sì smarrito, ch'io mi sia tardi al soccorso levata, 66
51 soccorso levata, 66 per quel ch'i' ho di lui nel cielo udito.
52 nel cielo udito. Or movi, e con la tua parola ornata e con
53 al suo campare, 69 l'aiuta sì ch'i' ne sia consolata. I'
54 sia consolata. I' son Beatrice che ti faccio andare; vegno
55 amor mi mosse, che mi fa parlare. 8 Quando sarò dinanzi
56 al segnor mio, di te mi loderò sovente a lui". 75 Tacette
57 sovente a lui". 75 Tacette allora, e poi comincia' io: "O
58 li cerchi sui, tanto m'aggrada il tuo comandamento, che
59 comandamento, che l'ubidir, se già fosse, m'è tardi; 81
60 il tuo talento. Ma dimmi la cagion che non ti guardi de
61 tornar tu ardi". "Da che tu vuo' saver cotanto a dentro,
62 cotanto a dentro, dirotti brievemente", mi rispuose, 87 "perch'
63 brievemente", mi rispuose, 87 "perch' i' non temo di venir qua entro.
64 venir qua entro. Temer si dee di sole quelle cose c'hanno
65 de l'altre no, ché non son paurose. I' son fatta da Dio,
66 fatta da Dio, sua mercé, tale, che la vostra miseria non
67 non mi tange, 93 né fiamma d'esto 'ncendio non m'assale.
68 non m'assale. Donna è gentil nel ciel che si compiange
69 ov' io ti mando, 96 sì che duro giudicio là sù frange. Questa
70 là sù frange. Questa chiese Lucia in suo dimando e disse:
71 fedele 99 di te, e io a te lo raccomando —. Lucia, nimica
72 raccomando —. Lucia, nimica di ciascun crudele, si mosse, e venne
73 crudele, si mosse, e venne al loco dov' i' era, 102 che mi
74 l'antica Rachele. Disse: — Beatrice, loda di Dio vera, ché
75 loda di Dio vera, ché non soccorri quei che t'amò tanto, 105
76 che t'amò tanto, 105 ch'uscì per te de la volgare schiera?
77 volgare schiera? Non odi tu la pieta del suo pianto, non
78 del suo pianto, non vedi tu la morte che 'l combatte 108
79 non ha vanto? —. Al mondo non fur mai persone ratte a
80 fuggir lor danno, 111 com' io, dopo cotai parole fatte, 9
81 parole fatte, 9 venni qua giù del mio beato scanno, fidandomi
82 beato scanno, fidandomi del tuo parlare onesto, 114 ch'onora
83 parlare onesto, 114 ch'onora te e quei ch'udito l'hanno"