Jun 24, 2020
Leo on Willi Original Text Italian Language
PARTE I TOLSTOY SU SHAKESPEARE I [3]
L'articolo di Mr. Crosby [1] sull'atteggiamento di Shakespeare nei confronti delle classi lavoratrici mi ha suggerito l'idea di esprimere anche la mia opinione consolidata sulle opere di Shakespeare, in opposizione diretta, così com'è, a quella stabilita in tutta l'Europa mondo. Richiamando alla mente tutta la lotta del dubbio e dell'inganno, "sforzi per sintonizzarmi con Shakespeare", che ho attraversato a causa del mio totale disaccordo con questa adulazione universale e, presumendo che molti abbiano vissuto e vivano lo stesso, penso che potrebbe non essere inutile esprimere definitivamente e francamente questa mia opinione, contrapposta a quella della maggioranza, e tanto più come le conclusioni a cui sono giunto, quando ho esaminato le cause del mio disaccordo [4] con l'opinione stabilita universalmente , mi sembra, non privo di interesse e significato. Il mio disaccordo con l'opinione consolidata su Shakespeare non è il risultato di uno stato d'animo accidentale, né di un atteggiamento leggero nei confronti della questione, ma è il risultato degli sforzi ripetuti e insistenti di molti anni per armonizzare le mie opinioni su Shakespeare con quelli stabiliti tra tutti gli uomini civili del mondo cristiano. Ricordo lo stupore che provai quando lessi per la prima volta Shakespeare. Mi aspettavo di ricevere un potente piacere estetico, ma dopo aver letto, uno dopo l'altro, le opere considerate il suo migliore: "King Lear", "Romeo e Giulietta", "Amleto" e "Macbeth", non solo non provavo alcuna gioia , ma sentivo una repulsione e una noia irresistibili e dubitavo che fossi insensato nel sentire le opere considerate il vertice della perfezione da tutto il mondo civilizzato come banali e positivamente cattive, o se il significato che questo mondo civilizzato attribuisce per le opere di Shakespeare era di per sé insensato. La mia costernazione è stata accresciuta dal fatto che ho sempre sentito acutamente le bellezze [5] della poesia in ogni forma; allora perché le opere artistiche dovrebbero essere riconosciute da tutto il mondo come quelle di un genio, le opere di Shakespeare, non solo non dovrebbero piacere a me, ma essere spiacevoli per me? Per molto tempo non ho potuto credere in me stesso, e durante cinquant'anni, per mettermi alla prova, ho ripetutamente raccomandato di leggere Shakespeare in ogni forma possibile, in russo, in inglese, in tedesco e nella traduzione di Schlegel, come mi era stato consigliato . Più volte ho letto i drammi, le commedie e le rappresentazioni storiche e ho sempre provato gli stessi sentimenti: repulsione, stanchezza e smarrimento. Al momento